La Notte, che tu vedi in sì dolci atti

dormir, fu da un angelo scolpita in questo sasso,

e perché dorme ha vita:

Destala, se nol credi, e parleratti.

 

Caro m’è ’l sonno, e più l’esser di sasso,

mentre che ’l danno e la vergogna dura:

Non veder, non sentir, m’è gran ventura;

però non mi destar, deh! parla basso.

 

Giovanni Strozzi/Michelangelo

“La notte”

giovedì 8 settembre 2011

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